Nei mesi scorsi ho avuto ancora una volta il piacere di presentare la mia attività di formazione e coaching in diverse città della mia regione, il Friuli Venezia Giulia.
Amo lavorare a “casa mia”, ha un sapore speciale, il suono familiare degli accenti, i volti delle persone che posso riconoscere come se li avessi già incontrati.
E’ una grande responsabilità sapere che tra quelle persone ci sarà chi, anche grazie alle mie parole, da quel momento non sarà più lo stesso. Perché è così che accade la “magia” del cambiamento: quando guardi la vita con occhi diversi le cose cambiano perché cambi tu.
Anche per me è stato così. Come quelle persone, anch’io ero seduto tra quelle sedie, curioso e un po’ impaurito ma desideroso di imparare qualcosa di nuovo che potesse aiutarmi a dare una nuova direzione alla mia vita.
Ci sono solitamente tre tipi di “risposte” alla possibilità del cambiamento.
La prima è quella nella quale gli “scettici” rimangono “scettici”. Hanno già il libro con le risposte e per essere sicuri di aver capito bene la lezione, hanno letto una pagina in più del libro. E’ una scelta e la rispetto. Fa tutto parte di un equilibrio naturale dove alcune persone cadono nella trappola di pensare di sapere sempre tutto e altre, proprio perché si rendono conto del contrario, iniziano a fare qualcosa.
La seconda reazione è quella della curiosità. Persone curiose che ascoltano ed elaborano all’infinito le informazioni senza però mai muovere il primo passo e mettere in pratica ciò che hanno imparato.
La terza reazione è quella del cambiamento. Persone che finalmente trovano quello che stavano cercando da tempo.
E’ immensamente straordinaria la diversità negli esseri umani. Ci muoviamo nello stesso mondo percorrendo strade così diverse, diverse al punto che alcune non si incontreranno mai, altre invece corrono parallele, come nelle relazioni nelle quali la diversità è sinonimo di crescita. Altre strade invece si incontrano perché sono semplicemente destinate a farlo.
Cambiare spaventa, è difficile, ha un costo e può essere molto faticoso. Ecco perché la maggior parte delle persone è terrorizzata all’idea di fare anche il più piccolo cambiamento nelle proprie abitudini. Si sentono a disagio, impauriti, non hanno il controllo e preferiscono vivere nell’illusione di averlo.
Uno degli istinti più forti nell’essere umano è quello di rendere le cose familiari. Abbiamo paura di ciò che non conosciamo e purtroppo abbiamo la tendenza a pensare che diverso significhi pericoloso.
Molte persone rinunciano alla propria felicità in nome di un illusione chiamata “certezza”. Non importa se questo significhi vivere una vita che non ci soddisfa, una vita nella quale ci ritroviamo a fare tante cose, dalla mattina alla sera, senza mai capire se tutto abbia un senso o meno.
Accade ogni giorno. Preferiamo una relazione infelice all’idea di rimanere soli, un lavoro che non amiamo piuttosto che rimetterci in gioco, rimanere in silenzio anziché dire quello che pensiamo. Passiamo la vita cercando fuori quello che dovremmo cercare dentro pensando con la testa delle altre persone anziché la nostra. Una vita vissuta come la “brutta copia” di noi stessi anziché la migliore, ed è così che continuiamo imperterriti nella nostra routine quotidiana.
Cambiare può essere molto difficile, come lo è rimanere impassibili e vedere la propria vita scorrere senza fare nulla per renderla il meraviglioso viaggio che merita di essere.
Se penso alla felicità, vedo persone che hanno abbracciato l’idea che la vita cambia e hanno imparato a cambiare con essa.
L’unica certezza è che dipende da noi.
Simone